attività socioculturali a Lecce

 Chiudo con questo post la parentesi sulle iniziative socioculturali e gli scambi tra Torino e Lecce. Nel 1986 il Teatro Immediato, lega italiana affiliata ai gruppi francesi e canadesi, diretto da Renato Giuliani, ora al Teatro Nazionale di Nizza, già fondatore di Nalpas teatro e Baphomet teatro, effettua due distinte discese a Lecce. La prima, per la rassegna Et voilà.... "Incontri internazionali di teatro per ragazzi" al castello Carlo V e nelle scuole della provincia, organizzata da Mediterranea, ossia Giorgio Di Lecce (e Cristina Ria), in occasione della quale ottiene la trasferta del tecnico, al tempo ancora al carcere Ferrante Aporti: per le pregresse attività sociali di laboratorio di teatro che Renato aveva stabilito dal 1984 e che avevano dato luogo a diversi spettacoli, tra cui Il Figlio della Notte, al teatro Nuovo di Torino, nel 1985, con i ragazzi del Ferrante in uscita-lavoro. Ebbene, nel 1986, si è realizzata la prima uscita-lavoro interregionale, con una trasferta da Torino a Lecce, alternando il lavoro diurno di assistente di scena con i pernotti nel carcere minorile di Lecce.

E qui si innesta la proposta del teatro immediato a favore degli studenti dell'università di Lecce, sostenuta dai professori di Storia del Teatro, e dall'Edisu, che ha finanziato gli stages presso l'aula magna del palazzo universitario in viale degli studenti, e di alcune improvvisate presso le aule di biologia a villa Tresca.




Nell'aula magna sul palco si sono alternati vari attori, da Jean-Michel Meys a Corinne Galland, Pippo D'Amico, Corrado Parodi, Ugo Giletta, oltre a laboratori in varie aule, e le gags delle scene congelate (si deve mimare un argomento e fermarsi allo stop del regista, con effetti ridicoli, grazie alla fantasia della lettura della scena, che si vede bloccata in un assurdo mix di composizioni incoerenti, a cui viene dato un titolo rappresentativo, come "la crocifissione sul calvario", "botte da orbi", ecc...)
Al corso di improvvisazione si sono iscritti venti studenti, e nelle serate libere ci si incontrava a casa e si dava sfogo a clownerie, con i gemelli Costantino e Beniamino Piemontese si effettuavano traduzioni istantanee anticipando con la fantasia il contenuto dei discorsi. Si inscenarono spogliarelli maschili. 
In strada, Jean-Michel si alternava in scene di cascatore, o si arrampicava sui portoni dei palazzi. 
A stage concluso, poichè non si era fatto in tempo ad organizzare un intervento presso il carcere minorile, io con alcuni/e del gruppo che avevano partecipato attivamente abbiamo fatto l'intervento nelle vacanze di Natale, con grande soddisfazione di tutti, anche i detenuti si sono coinvolti nelle scene, danze e musiche da Blues Brothers. Grazie ad Alessandra Falcolini di Ceglie, Evelina Ferocino, Francesco Riccobelli, e a tutti quanti.
Pur non esssendoci frequentati in altre occasioni, ricordo una serata in piazza davanti a Palazzo Tamborrini, con perfetti sconosciuti ci siamo uniti in cerchio ed abbiamo giocato con i suoni, tenendoci per mano, adattandoci ai ritmi suggeriti dal capitano di turno.







                                       












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